RIFORME:
NO A SOPPRESSIONE CIRCOSCRIZIONI ESTERE, DEPUTATI PASSANO A 8
(NoveColonne ATG) Roma - Respinti in Senato tutti gli emendamenti al
testo di riforma costituzionale che proponevano l'abolizione dei deputati
eletti all'estero o ne chiedevano una loro qualche ulteriore diminuzione
rispetto alla riduzione già approvata in prima commissione che prevede il
passaggio da dodici a otto eletti all'estero.
Mentre la Lega nord ha ribadito
la sua posizione a favore dell'abolizione delle circoscrizioni estere, così
come i senatori radicali e l'Idv, il senatore del Pd Giorgio Tonini ha
sottolineato come gli italiani all'estero siano "un'enorme
potenzialità" per l'Italia "che dobbiamo imparare a usare" e Claudio
Micheloni, eletto nella circoscrizione Europa, ha aggiunto: "Il costo
della nostra elezione è sicuramente il miglior investimento che l'Italia ha
fatto rispetto a quello che gli italiani all'estero hanno dato al nostro
Paese". Ferma anche la posizione del Pdl, che con l'ex sottosegretario
agli Esteri Alfredo Mantica, pur riconoscendo la necessità di rivedere i
meccanismi di elezione nelle circoscrizioni estere, ha affermato: "Non
accetto, a nome del Popolo della libertà, che si possa mettere in discussione
il voto degli italiani all'estero per la storia che questi rappresentano".
A chiedere, invece, una revisione complessiva della legge sulle elezioni nelle
circoscrizioni estere è stato il leader dell'Api Francesco Rutelli.
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