3 giu 2012

DIPARTIMENTO POLITICHE GLOBALI DELLA CGIL - Rinvio delle elezione dei Comites e del Cgie al 2014 - Comunicato


COMUNICATO STAMPA

Apprendiamo, con grande stupore, di un Decreto Legge, approvato il 25 maggio u.s. dal Consiglio dei Ministri, avente per oggetto il rinvio delle elezione dei Comites e del Cgie al 2014.

Come abbiamo avuto modo di sottolineare più volte, la cultura per la quale le “rappresentanze democratiche” sono sottoposte alla “disponibilità” di risorse economiche, nella fattispecie nemmeno ingenti, non ci appassiona e non ci appartiene.


Sono passati otto anni dall'ultima elezione di queste rappresentanze nei quali le forze di Governo hanno continuamente rimandato il loro naturale rinnovo, unico strumento  in grado di evitare  la negazione del principio democratico della rappresentanza sociale.

È da tempo, lo abbiamo reiterato alla nascita dell'ultimo governo, che abbiamo chiesto di essere sentiti nel merito della legge di riforma della materia, il ddl Tofani, su cui abbiamo avuto modo di manifestare, più volte, il nostro dissenso. Siamo contrari ad un progetto di  riforma che “burocratizza” la rappresentanza ed esclude da essa tutte le forme di associazionismo che hanno sempre accompagnato le nostre comunità migrate.

Siamo stupiti anche perché ci era sembrato di capire, in diverse occasioni pubbliche, che l'atteggiamento del Ministro Terzi andasse in direzione della conferma della necessità di tale rappresentanza, pur in presenza di una necessaria rivisitazione di tutta la materia che tenesse conto delle nuove migrazioni e delle aspettative delle nostre comunità che sono cambiate e si sono aggiornate tenendo il passo dell'integrazione nel tessuto sociale dei paesi di accoglienza.

Nuovi flussi di migrazioni sfuggono alla “conta” statistica del fenomeno in quanto non ottemperano al cambio di residenza in partenza e non si registrano all'Aire in arrivo.

Senza le nostre rappresentanze associative all'estero, che spesso suppliscono a quelle diplomatiche che si ritirano dal territorio, sarà difficile osservare questa nuova fase migratoria e definire per essa il giusto atteggiamento “politico” nelle scelte che sono indispensabili se non si vogliono chiudere ambedue gli occhi.

Rinnoviamo, infine, la nostra disponibilità ad incontrare il Signor Ministro ed a confrontare con Lui le nostre proposte con lo scopo di adeguare, maggiormente, la realtà quotidiana con la legislazione e gli organismi di supporto, ribadendo che è interesse dell'intero paese un rapido rinnovo degli organismo di rappresentanza sociale degli italiani all'estero.

                                                       p. IL DIPARTIMENTO POLITICHE GLOBALI DELLA CGIL

                                                                               Leopoldo Tartaglia
                                                                               Claudio Sorrentino

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