3 giu 2012

Aiuti concreti per le zone terremotate

Calabresi di Parma
Il Grand Hotel Terme della Fratta e il Grand Hotel Terme Roseo di Bagno di Romagna accoglieranno le famiglie degli sfollati
Il Grand Hotel Terme della Fratta e il Grand Hotel Terme Roseo di Bagno di Romagna, di proprietà di Gianmarco Rossi, accoglieranno le famiglie degli sfollati a seguito del terremoto che ha colpito la zona nord dell'Emilia. Al momento, per tutto il mese di giugno, una trentina di famiglie potranno ritrovare un ambiente confortevole nel quale cercare di superare il trauma di chi, in un attimo,
ha perso quanto costruito in una vita.
Parma 31 maggio 2012. Una trentina di famiglie potranno essere accolte in provincia di Forlì Cesena nelle strutture alberghiere di Gianmarco Rossi: il Grand Hotel Terme della Fratta e il Grand Hotel Terme Roseo di Bagno di Romagna. Il disastroso terremoto che con due scosse terribili ed una serie infinita di sommovimenti di assestamento, ha messo in ginocchio, in quindici giorni, una vasta area dell'Emilia, causando anche numerose vittime, ha fatto scattare, al di là degli interventi della protezione civile e dei volontari, anche una gara di solidarietà nei confronti delle popolazioni vittime del sisma.
Sono oltre quindicimila gli sfollati, ora ricoverati sotto le tende, nelle roulotte o costretti a dormire in auto, poichè le loro abitazioni sono state dichiarate inagibili o pericolose. Una situazione al limite della sopportazione con sempre nella mente il ricordo delle scosse tragiche, in una terra che continua a tremare. Di qui la richiesta, a tutti coloro che hanno strutture idonee, di mettere a disposizione abitazioni o camere per consentire il ricovero alle famiglie in difficoltà. Di questo sforzo di solidarietà si sono fatti carico giornali, enti ed associazioni, tra cui la Confesercenti che ha chiesto a tutti gli albergatori di destinare qualche camera a chi ha perso tutto.
Come detto, all'appello ha risposto Gianmarco Rossi titolare del Grand Hotel Terme della Fratta, frazione alle porte di Forlì e del Grand Hotel Terme Roseo di Bagno di Romagna, sulle colline cesenati. Due strutture che potranno accogliere circa una trentina di famiglia sottraendole, al momento per l'intero mese di giugno, ai disagi e alle sofferenze di chi, in un attimo, ha visto vanificare il lavoro di una vita. "Credo sia un dovere civico -ha sottolineato Rossi- rispondere positivamente alla richiesta di aiuto che è venuta da Confesercenti. Abbiamo tutti negli occhi le immagini terribili delle abitazioni crollate o lesionate, delle chiese e dei monumenti distrutti, dei cunuli di macerie, delle tendopoli allestite a tempo di record e con encomiabile sforzo dai volontari della Protezione Civile. Intervenire per elleviare, almeno in parte, la sofferenza di queste popolazioni è dovere cui non ci si può sottrarre".
Per questi motivi il Grand Hotel Terme della Fratta e il Grand Hotel Terme Roseo hanno dichiarato la loro disponibilità ed attendono di ricevere le famiglie degli sfollati.
A Campagnola nella bassa reggiana
l' hotel Sporting apre le porte ai terremotati
Anche Michele Brioni e Walter Busia, titolari dell'hotel Sporting, aprono le porte della struttura a chi ha bisogno.

"Avevamo camere libere -spiega Michele- e abbiamo lanciato il messaggio su Facebook e Twitter. In poche ore le richieste sono arrivate, ed erano molto numerose. Nella giornata di ieri l'hotel ha già dato ricovero a 20 persone che oggi sono ritornate alle loro case per vedere com'è la situazione. Questa mattina ne sono arrivate altre 15 da Medolla, Novi e Finale Emilia e nel pomeriggio hanno chiesto ospitalità due famiglie che saranno accolte".

L'offerta di camere ai terremotati dell'albergo della Bassa reggiana è stata mandata in diretta nazionale nella puntata di ieri sera di "Posta a Porta" dedicata interamente al sisma.

"Dopo essere comparsi su Rai Uno le richieste sono aumentate notevolmente - continua il titolare - Non avremmo mai creduto di averne così tante, ma ci fa molto piacere poter contribuire a tamponare una situazione drammatica. Cerchiamo di fare la nostra parte come so che loro avrebbero fatto per noi".
Intanto nel giardino di fronte all'albergo il Comune di Campagnola sta montando una tenda con una cucina da campo per poter provvedere a servire pasti agli ospiti presenti nella struttura.
Per coloro che volessero contattare l'hotel il numero telefonico da comporre è lo 0522.750484.
Invito delle Pro Loco: acquistare il Parmigiano Reggiano

200 mila forme di prezioso Parmigiano Reggiano giacciono in Emilia Romagna in alcuni capannoni di aziende produttrici rimaste danneggiate dal terremoto. Occorre smaltirle al più presto per permettere la risistemazione di scaffalature e capannoni.
Il presidente dell'Unione delle Pro Loco, Claudio Nardocci, invita tutti i 600.000 soci delle 6.000 associazioni aderenti ad acquistare questo delizioso formaggio, ricco di gusto e di minerali.

"Fare del bene agli altri fa bene al nostro spirito. Possiamo farlo semplicemente mangiando un prodotto di qualità - ha dichiarato il Presidente Nardocci - che fa bene anche al nostro corpo ".
L'iniziativa è realizzata in collaborazione con il Comitato Unpli Emilia Romagna e la Coldiretti emiliana.
Per maggiori dettagli sull'acquisto delle forme contattare: Tel 051.2758811 o terremoto@coldiretti.it; Ufficio stampa UNPLI Gabriele Desiderio ufficiostampa@unpli.info 06.99226483


Consorzio del Parmigiano Reggiano
Domande e risposte sui caseifici colpiti dal sisma
Reggio Emilia, 31 maggio 2012 - Molte persone si stanno mobilitando per sostenere i caseifici colpiti dal terremoto. "Nel ringraziare tutti per la solidarietà dimostrata, -afferma una nota del Consorzio del Parmigiano Reggiano- rispondiamo alle domande che più frequentemente ci vengono poste".

Vorrei comprare del Parmigiano reggiano pr aiutare i caseifici colpiti dal terremoto a chi mi rivolgo?

Qui le risposte più importanti.....

Consorzio Grana Padano:
le decisioni del Consiglio di amministrazione
"Abbiamo attivato un’unità di crisi per gestire le forme "salvabili" e quelle "distrutte", mettendo a disposizione un primo budget di 2 milioni di euro. Al momento, infatti, risultano a terra oltre 260.000 forme che si aggiungono alle 100.000 cadute a seguito del sisma di domenica scorsa per un danno complessivo, tra forme e strutture, di circa 70 milioni di Euro".
Stefano Berni, direttore generale del Consorzio Grana Padano, annuncia così il provvedimento deciso dal Consiglio di amministrazione del prodotto Dop più consumato del mondo, dopo il nuovo terremoto di martedì.
"Per i nostri 9 caseifici e ai 4 magazzini colpiti duramente da questa sciagura – prosegue Berni - è stata decisa la sospensione dei pagamenti delle rate consortili e le forme distrutte saranno considerate come mai prodotte. Il formaggio danneggiato andrà nelle celle frigo per essere destinato alla fusione con un intervento auspicabile della Comunità Europea per gli indigenti".
Il direttore Berni va oltre gli atti formali e si rivolge al senso di solidarietà degli italiani: "Mai come in questo momento è importante sostenere la filiera della qualità. Grana Padano e Parmigiano Reggiano sono veri fiori all'occhiello del made in Italy e in questo momento difficile l'appello è dunque quello di acquistare solo formaggio di qualità, marchiato e certificato, per contribuire alla ricostruzione di un sistema che ha subito gravi danni che hanno messo in ginocchio molte aziende e produttori. Attenzione a non farvi ingannare da similari o scimmiottature che nulla hanno a che vedere con il Grana Padano vero, quello prodotto nelle zone colpite dal terremoto, o da possibili speculazioni che in frangenti come questo possono verificarsi ai danni dei consumatori".
"E' vero, molti dei nostri produttori, delle nostre aziende sono in grave difficoltà -prosegue il direttore del Consorzio- ma non è nella loro natura il "piangersi addosso". Tutti insieme, sapremo reagire. Perché ciò avvenga in maniera compiuta, è necessario anche il sostegno di chi ha sempre creduto nella qualità. L'invito, dunque, va alle famiglie chiedendo loro, mai come in questo momento, di comperare Grana Padano e Parmigiano Reggiano. Un invito esteso ai ristoratori, ai commercianti e alla catena della distribuzione affinché ci aiutino ad affermare l'eccellenza del nostro prodotto nonostante questa tragedia. Il sistema della qualità che Grana Padano esprime, ne sono certo, avrà la forza di reagire e di guardare avanti con l'orgoglio e la dignità tipica di noi italiani".
Arrivano gli chef nei campi allestiti dopo il sisma
Gli chef della Fic già al lavoro a Finale Emilia
Roma, 30 maggio 2012 - (Adnkronos) - Decine di chef sono partiti ieri sera da Roma per raggiungere le zone colpite dal sisma e garantire cosi' pasti caldi alle popolazioni alloggiate nei campi allestiti dopo
il terremoto in Emilia Romagna. Una iniziativa di solidarieta' che vede in campo la Federazione italiana cuochi, che ha attivato il 'Team emergenze' accogliendo l'invito della Protezione civile a mettere a disposizione gratuitamente il proprio lavoro per le popolazioni sfollate.
"Una delegazione di chef e' partita ieri sera da Roma per il campo di Finale Emilia - dice all'Adnkronos Alessandro Circiello, presidente della Federazione italiana cuochi del Lazio - Siamo in costante collegamento con la presidente dell'Unione cuochi Emilia Romagna, la lady chef Ivana Barbieri e la segretaria regionale lady chef Gabriella Costi, con le quali stiamo pianificando l'eventuale partenza di chef volontari da tutta Italia. Anche per il terremoto che colpi' l'Abruzzo fu attivata la Federazione, ma questa e' la prima volta che la nostra partecipazione e' immediata" il coordinamento dello Chef Roberto Rosati della protezione civile del Lazio.
Gli chef, che sono gia' al lavoro dalla scorsa notte nelle cucine da campo allestite per l'emergenza, garantiranno centinaia di pasti al giorno. All'iniziativa puo' aderire, su base volontaria, ognuno dei 20mila soci della Federazione italiana cuochi, presieduta da Paolo Caldana e andare sul sito www.cuochilazio.it per aderire come volontario.
Non e' escluso l'arrivo nei campi dei volti piu' noti del panorama nazionale

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